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Reddito pro capite in Italia 2014: la classifica dei comuni italiani
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01 Apr 2016
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Data Management
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I dati del Mef sui redditi del 2014 evidenziano che in Italia il reddito medio pro capite ammonta è circa 19.100€ in crescita di circa 140€ rispetto a quanto registrato nel 2013.
Se analizziamo i dati a livello regionale si conferma la frattura territoriale che da sempre caratterizza il nostro Paese. Le regioni in cui si guadagna di più sono Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna, mentre quelle più ‘povere’ sono Basilicata, Molise e Calabria.
Rispetto al 2013 il reddito medio cresce in tutte le regioni eccezion fata per Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige. La regione più in crescita sono Piemonte, Marche e Lombardia.
Abbiamo rappresentato i dati resi disponibili dal Ministero dell’Economie e delle Finanze in una mappa interattiva (utilizzata fra gli altri anche da Repubblica) che mette in risalto la differenza di reddito nei vari comuni italiani.
Ecco la mappa con i dati di tutti i comuni italiani
I tre paesi più “ricchi” sono tutti in Lombardia:
- Basiglio (MI): con un reddito medio di 42.041 €
- Badia Pavese (PV): con un reddito medio di 36.486 €
- Cusago (MI): con un reddito medio di 36.393 €
In fondo alla classifica troviamo tre piccolissimi comuni di confine che insieme non contano il migliaio di abitanti, che rappresentano bene il fenomeno dei frontalieri.
- Val Rezzo (CO): con un reddito medio di 5.417 €
- Cavargna (CO): con un reddito medio di 5.563€
- Cursolo-Orasso (VB): con un reddito medio di 6.753 €
In generale la presenza di numerosi comuni montani in fondo alla classifica suggerisce un’altra possibile spiegazione delle differenze di reddito in Italia: la frattura fra grandi aree urbane e i piccoli centri. L’analisi del reddito per ampiezza centro (numero di residenti) evidenzia infatti come nei comuni più piccoli con meno di 5000 abitanti il reddito medio sia molto più basso (-7.000 euro) rispetto ai grandi centri.
TAB.2 Reddito per ampiezza centro
Di seguito riportiamo la classifica dei capoluoghi di provincia dove sul podio spiccano Milano, Monza e Bergamo, mentre in fondo troviamo i capoluoghi delle nuove province sarde e pugliesi.