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Anemometro 2022: da che parte vanno gli Italiani?

Anemometro 2022: da che parte vanno gli Italiani?
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23 Dic 2022

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Il sondaggio sul 2022

Il giudizio sul 2022
INTWIG ha condotto un sondaggio per fare un bilancio del 2022 degli italiani, provando a misurare le loro paure e preoccupazioni, gli eventi che li hanno segnati di più e quali i personaggi che sono rimasti loro più impressi. Dal sondaggio emerge che la maggioranza degli italiani non è contenta di come sia andato il 2022. Infatti, quasi il 57% ritiene che sia stato un anno complessivamente negativo.

 

Il personaggio dell’anno: Giorgia Meloni

Il sondaggio rivela come il personaggio dell’anno sia Giorgia Meloni, neo Primo Ministro della Repubblica e prima donna della storia italiana a ricoprire questa carica. Al secondo posto troviamo il presidente russo Vladimir Putin, al centro dell’attenzione per la guerra tra Russia e Ucraina. Da notare la presenza nella top 10 anche del presidente ucraino Volodymyr Zelensky (4° posto), a conferma della rilevanza del conflitto all’interno dell’opinione pubblica del nostro Paese. Mario Draghi, l’ex premier dimessosi a luglio, occupa il gradino più basso del podio con il 24,5%. Da sottolineare come solamente due personaggi su dieci non siano connessi alla classe politica italiana e internazionale, ovvero Papa Francesco e la Regina Elisabetta II, venuta a mancare verso la fine del 2022.

L’evento dell’anno: la guerra tra Russia e Ucraina

L’evento che ha segnato di più gli Italiani in questo 2022 è lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, con oltre il 75% degli intervistati che lo nomina. Questo risultato si ricollega al giudizio negativo sul 2022 della maggioranza delle persone, probabilmente influenzato dalle preoccupazioni generate da questo conflitto. Al secondo posto troviamo la nomina a Primo Ministro di Giorgia Meloni, prima donna in Italia a ricoprire questo incarico. Sul gradino più basso del podio, infine, troviamo la morte della Regina Elisabetta II, a conferma di quanto sia stata in grado durante il suo periodo da sovrana di elevarsi a personaggio chiave della nostra storia contemporanea.

Le preoccupazioni degli Italiani e le conseguenze della guerra

Come abbiamo già visto, la maggioranza degli Italiani pensa che l’anno che si sta per concludere non sia stato particolarmente positivo. Ma cosa preoccupa maggiormente gli intervistati? I due temi che sono la maggiore fonte di ansie per ciò che verrà, ovvero l’aumento dei prezzi e la situazione economica, sono la conseguenza di un periodo che sta mettendo a dura prova la nostra società. Prima la pandemia, che ha reso ancora più precario il mercato del lavoro e costretto a svariate rinunce economiche e sociali milioni di persone; poi la guerra, che ha ulteriormente alimentato le preoccupazioni economiche degli Italiani, con l’aumento dei prezzi e dell’inflazione. Oltre a questi timori di natura economica, anche l’emergenza climatica preoccupa gli intervistati (15,6%). Percentuale che non stupisce, siccome il 2022 è stato caratterizzato da catastrofi ambientali, tra cui la tragedia della Marmolada e l’alluvione nelle Marche, che hanno causato diverse vittime.

Anche il giudizio sull’economia è negativo

Al giudizio non particolarmente roseo presentato finora si aggiunge un ultimo dato negativo, quello sul giudizio sulla condizione economica del Paese. La maggioranza dello schieramento di chi pensa che l’economia italiana non versi in buone condizioni è schiacciante: ben il 72,8% degli Italiani lo sostiene.

A livello personale le cose vanno leggermente meglio: il giudizio negativo sulla propria condizione economica scende al 59,5%. È importante sottolineare come la maggior parte degli Italiani percepisca comunque troppo precaria la propria situazione economica.

Un’analisi più approfondita, inoltre, rivela come l’identikit della persona in difficoltà sia riconducibile alla figura di una donna di 45 anni non occupata. Queste persone sono spesso “schiacciate” dalla generazione più giovane e quella più vecchia: sono figlie di persone anziane che hanno bisogno di assistenza e di cura e sono madri di bambini o bambine che devono essere accudite.

E guardando al futuro?

Pensando al futuro, gli Italiani possono essere divisi in tre categorie. Ci sono i pessimisti, il 38,7% della popolazione, che sono insoddisfatti dell’anno che si sta per concludere e pensano che il prossimo anno sarà uguale o addirittura peggiore. Poi ci sono gli ottimisti, il 36,3% degli Italiani, che sono contenti del 2022 e sono convinti che anche il 2023 sarà pieno di soddisfazioni. Infine, ci sono gli incerti (25%), che pensano che il 2022 sia stato positivo ma che per il 2023 non sarà lo stesso e viceversa.

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