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Reddito pro capite in Italia 2019: si ferma la crescita

Reddito pro capite in Italia 2019: si ferma la crescita
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28 Mag 2021

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I dati diffusi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze Mef sui redditi del 2019 evidenziano che in Italia il reddito imponibile pro capite (al netto delle eventuali detrazioni) è di 20.079 €. Il dato di quest’anno risulta stabile rispetto a quello del 2018 (20.049 €), fermando così la crescita che si era registrata negli anni precedenti.

Lajatico diventa il Comune più ricco d’Italia. Bogogno e Rubiera entrano nella top ten.

Abbiamo analizzato i dati italiani, Comune per Comune, per mettere in risalto le differenze di reddito imponibile pro capite. Con un reddito di 46.216€ pro capite, Lajatico (PI) occupa il primo posto nella top ten 2019 dei Comuni più ricchi d’Italia, guadagnando una posizione rispetto all’anno scorso. Seguono Basiglio (MI) e Cusago (MI), rispettivamente in seconda e terza posizione.  Tra le novità del 2019, l’entrata in top ten di Bogogno (NO) – che guadagna 32 posizioni – e di Rubiera (RE), che balza dalla 336° posizione del 2018 alla sesta del 2019.

Negli ultimi posti della classifica si posizionano i piccoli Comuni di confine Cavargna (CO), Val Rezzo (CO) e Valle Cannobina (VB) con un reddito medio rispettivamente di 6.243€, 6.657€ e 6.776€ probabilmente dovuto all’economia transfrontaliera.

I dati resi disponibili dal Ministero dell’Economia e delle Finanze sono rappresentati in una Mappa interattiva Comune per Comune.

Capoluoghi: il triangolo Milano-Bergamo-Monza si conferma il più ricco d’Italia, Roma esce dalla top ten.

Posizioni invariate per quanto riguarda il podio dei capoluoghi di provincia più ricchi: Milano (32.330 €), Monza (28.760 €) e Bergamo (27.677 €) occupano le prime tre posizioni anche nel 2019. Tra le variazioni in top ten: Padova guadagna una posizione, superando Bologna e attestandosi al sesto posto; Modena recupera due posizioni ed entra nei primi dieci piazzandosi al nono posto, facendo uscire Roma dalla top ten.

La crisi dei grandi centri: i comuni sopra i 250mila abitanti perdono in media oltre 100 €.

Analizzando i dati tenendo in considerazione l’ampiezza del centro, inteso come numero di residenti, si conferma il reddito medio sostanzialmente più alto nei grandi centri urbani rispetto ai Comuni con meno di 5.000 abitanti. Rispetto al 2018, però, le grandi città soffrono in modo particolare, registrando una riduzione del reddito medio di 105 €.

Regioni: cresce il Trentino-Alto Adige, Liguria peggior performance rispetto al 2018.

A livello regionale, nelle parti alte della classifica non si registrano grandi scostamenti rispetto allo scorso anno: fatta eccezione per il Trentino-Alto Adige che supera il Lazio passando in terza posizione, anche nel 2019 le cinque Regioni “più ricche” d’Italia restano Lombardia, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige, Lazio e Piemonte. In fondo alla classifica si confermano Molise, Calabria e Puglia.

In termini di reddito medio, le Regioni che crescono di più rispetto al 2018 sono Trentino-Alto Adige (+151), Marche (+126), Veneto (+97) e Friuli-Venezia Giulia (+88). La peggiore performance in termini di variazione del dato 2018/2019 la registrano Liguria (-97), Lazio (-60), Campania (-26) e Lombardia (-21).

La ricchezza è concentrata nelle mani di pochi

L’analisi dei redditi italiani conferma che la maggior parte della ricchezza è concentrata nelle mani di pochi: solo il 5% guadagna più di 75mila euro annui, mentre il 42% degli italiani guadagna meno di 15mila euro.

“Dai dati sui redditi degli italiani del 2019 colpiscono in particolare due cose. La prima è la crisi delle grandi città, che vedono una contrazione del reddito medio di oltre 100 €. La seconda è che permane la differenza di genere a livello salariale, con un reddito medio pro capite per gli uomini di 23.711 € e per le donne di 16.101 €. Questo equivale ad una differenza media di oltre 7.600 €. La prossima sfida sarà capire quale impatto avrà l’epidemia di Covid19 su questa distribuzione della ricchezza in Italia.”

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